giovedì 16 marzo 2017

Introduzione al linguaggio c

Dennis Ritchie  è colui al quale viene attribuito la scrittura del linguaggio c,  scrittura effettuata su un sistema DEC PDP-11 (Digital Equipment Corporation Programmed Data Processor model 11") con architettura a 16 byte, qui Dennis Ritchie fece girare il primo programma scritto in linguaggio c; Il linguaggio c deriva da un processo di sviluppo del linguaggio BCPL di Martin Richards che influenzò la scrittura del linguaggio B di Ken Thomson.  Agli arbori degli anni 70 e da quest’ultimo linguaggio infatti che il linguaggio C viene ispirato ed influenzato nella sua stesura, inoltre c’è da ricordare che il linguaggio c++ si basa su questo linguaggio e l’origine del linguaggio java e dato dalla sintassi di quest’ultimo, possiamo quindi dire che java e figlio del linguaggio c e c++. Il C è un linguaggio di tipo procedurale e riesce ad integrare caratteristiche dei linguaggi di basso livello, come il linguaggio macchina e l'assembly, questo è il motivo per cui si usa anche l'espressione di medio livello.
Il C e un linguaggio strutturato a blocchi anche se si distingue dal fatto che a differenza di altri linguaggi più moderni che rientrano a pieno titolo in questa categoria in c non e consentito richiamare le procedure o funzioni internamente da altre di esse, questo pone il linguaggio c in una posizione intermedia facendo si che esso non rientri poi tra i linguaggi con struttura a blocchi.
Il  linguaggio C blasonato per la sua potenza si è imposto come linguaggio di riferimento per la realizzazione di software di sistema su gran parte delle piattaforme hardware moderne. La standardizzazione del linguaggio da parte prima dell' ANSI e in seguito dell' ISO garantisce la portabilità dei programmi scritti in C standard, spesso detto ANSI C su qualsiasi piattaforma. Oltre che per il software di sistema, il C è stato sin da subito e ancora oggi un linguaggio dominante in molti applicativi caratterizzati da una forte efficienza. Esempi tipici sono il controllo dei processi industriali, le telecomunicazioni e il software real-time. Oggi, il predominio del C in questi contesti è in parte diminuito a seguito dell'avvento di nuovi linguaggi, come ad esempio il C++ che comunque un derivato c ma con estensione ad oggetti. Anche se la sua complessità di apprensione oggi lo rende meno attraente rispetto ad altri linguaggi di programmazione, per le forti relazioni di implementazione dello sviluppo del funzionamento dell'hardware dei computer il C ha, e continua ad avere, anche una notevole importanza didattica, infatti non è un linguaggio particolarmente intuitivo per i principianti e in particolare, a quelli sprovvisti di un adeguato background riguardante l'elettronica dei calcolatori. Un tempo le scuole superiori e i corsi universitari adottavano il linguaggio C per la formazione dello studente, come linguaggio di riferimento, causa la sua importanza tecnica, oggi i percorsi formativi trovano un'ulteriore motivazione nella crescente importanza di linguaggi che derivano dal C, per esempio C++, Java, e C#, per mettere in condizione lo studente di fare un approccio iniziale più rapido e intuitivo verso lo sviluppo del software.


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